Fin dall’inizio dell’emergenza e oggi continuo a farlo, ho spinto i miei alunni a vivere questo tempo di quarantena in chiave “creativa”. Ci sono due elementi che sprigionano la creatività, avere tempo e un certo gusto di noia (per non chiamarla emozione) che mi spinge a entrare in me stesso e attivare l’immaginazione e la fantasia. Siamo fatti così, e processi di creatività in realtà possono essere belli e costruttivi più di mille attività frenetiche. Per crescere abbiamo bisogno di fare esperienze e forse, prima del Virus ne facevamo tante, sopratutto i ragazzi spostati come pacchi da un’attività all’altra. Ora abbiamo tanto tempo per dare spazio alla creatività in tutte le sue forme.
Ringrazio una mia alunna che mi ha condiviso il primo capitolo del suo libro. Che male c’è nell’immaginarsi degli scrittori e costruire nuovi mondi popolati dai propri eroi. Vi copio un estratto, semplicemente per dimostrare che tutto è possibile quando la creatività si mette in moto.
Sono appena atterrata, ad accoglierci in aeroporto c’è Happy
Ci porta alla Stark Tower, io entro e vedo mio padre girato di spalle lui sentendo dei passi alle sue spalle si gira e io gli salto addosso , mi è mancato un sacco, non lo vedevo da quando sono partita
Tony: come sta la mia ghiacciolina?
Io: papà ti ho detto che non mi devi chiamare così!
Tony: va bene…. cuore di ghiaccio , vai un attimo a riposarti che dopo dobbiamo andare dal preside della scuola per la tua iscrizione
Andai in camera a disfare le mie cose e metterle a posto, mi misi un po’ a disegnare e nel mio blocco di disegno vi trovai un ritratto di 3 anni fa;
Cavoli era così bello …