#giorno40 – testimonianze

la sfida oggi attraverso la CREATIVITÀ di docenti e genitori

è vero non è come essere in classe … ma con una giusta dose di creatività si può rendere divertente anche una lezione on-line

testimonianze di alcuni genitori.

(P.) … allora con una sola grande regola nasce la sfida della creatività, il limite non è l’onnipotenza il fare di più, ma è riempire a modo proprio lo spazio dove dobbiamo stare. Mi piace vedere le mie figlie che finalmente si “organizzano” e autogestiscono le loro cose, abituate come erano ad essere gestite dall’esterno, dai mille impegni. Mi sembrano più protagoniste di loro stesse nei loro limiti capacità risorse e dunque umanità. Nelle nostre piccole quattro mura dobbiamo condividere tutto, spazi, ritmi tempi diversi.
Dopo qualche gg di rodaggio siamo dentro una danza, un rituale che ogni giorno si realizza diversamente. Se proprio devo dire la verità non mi manca quella vita acrobatica in mezzo al tutto … a volte un niente camuffato. Piango, certo per quelle persone venute a mancare senza un saluto, senza un rituale, piango per quelli che sono rimasti e hanno un vuoto ancora più incolmabile di un normale lutto.
Una delle parole che più si è sentita o questi gg è “surrreale” già non irreale … perché purtroppo reale è. Temo e  prego per tutti coloro che stanno soffrendo e faticando per “gestire” questa emergenza, medici, infermieri persone che lavorano nei supermercati … In questa grande tragedia, in cui per fortuna al momento non siamo coinvolti direttamente, cerchiamo di vivere e prendere gli aspetti positivi di questo #iorestoacasa.
Spero tanto che ognuno di noi quando , presto o tardi, tutto passerà ricorderà di quello che stiamo passando … spero che questo sia come il momento in cui il bruco si sta trasformando per diventare farfalla.

(A.) Questi sono giorni in cui si ha più tempo per pensare
per riflettere… per amare..
Sono giorni d’incertezza in cui non si può programmare…
non si può uscire… non si può controllare..
Si la mancanza di controllo
in fondo è tutta una illusione quella di avere il controllo…
in realtà non possiamo sapere quando finirà la vita…
non possiamo sapere come si evolverà la situazione…
già prima non avevamo il controllo ma credevamo di averlo.
a da questa illusione nasce l’orgoglio.
E non serve preoccuparsi di ciò che era e di ciò che sarà…
ieri è storia, domani è un mistero… ma oggi è un dono… ecco perché si chiama presente.
Quindi tutto quello che accadrà sarà un dono…
si da vivere fino in fondo