Cosa succede a Guardamar quando tira un vento di levante così forte che sembra scoperchiare i tetti? Semplice: che i ragazzi imparano ad utilizzare meglio le mollette per stendere la biancheria! E’ un po’ quello che è successo questa mattina alla sveglia. Il prato davanti alle camere era fiorito di costumi, magliette e asciugamani che i ragazzi avevano “assicurato” con attenzione sugli stenditoi, ma che il vento aveva disseminato un po’ ovunque. La leggenda dice che c’e’ancora qualche ragazzo alla disperata ricerca del suo accappatoio…!
Cosi, dopo la colazione e la partenza in bus da Guardamar, siamo arrivati di nuovo nel grande cortile della scuola di Alicante. Fr. Fulgenzio (i ragazzi lo chiamano tutti Pencho) ha accompagnato i ragazzi nelle loro nuove “classi”. Li abbiamo distribuiti in prima e seconda ESO (poi i ragazzi vi spiegheranno tutto), per vivere una mattinata davvero insolita: semplicemente in classe con i compagni spagnoli, ad ascoltare le lezioni di Valenciano, Biologia, Storia romana, ecc. ecc.
E poi, nel pomeriggio, dopo il pranzo condiviso con gli amici spagnoli nella mensa della scuola, siamo partiti alla scoperta di Alicante. Con il bus abbiamo girato lungo la passeggiata a mare e poi ci siamo recati presso il museo MARQ, per vedere almeno una rapida presentazione della (tanta) storia racchiusa in questa città. Poi via di corsa (si fa per dire, una salitaccia!) verso il Castello di S.Barbara, che svetta sulla città. Quindi la discesa per le tipiche stradine del centro e un po’ di tempo libero (shopping?) vicino al palazzo del Comune.
Al rientro qualcuno ha avuto ancora il coraggio di tuffarsi nuovamente in piscina, e poi la partita della Roma e quindi il gioco notturno illuminato dai braccialetti fluo! Buonanotte ragazzi, a domani, puntando su Valencia.