Reportage dopo l’esperienza del Chilodona

Volge al termine LA CAMPAGNA DI SOLIDARIETÁ che per 3 settimane ha visto coinvolta la nostra scuola. La prima settimana è stata dedicata alla TEORIA: riflettere sulla solidarietà attraverso 5 parole:

condividere, perché, gratuità, silenzio, bisogno

Ogni parola ci ha permesso illuminare un aspetto della solidarietà, che significa saper condividere la vita, riscoprendo la bellezza del dono e della gratuità, imparando a fare le cose in silenzio e rispondendo in maniera responsabile ad un bisogno.
Nella seconda settimana ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo fatto la spesa, dividendoci gli alimenti di prima necessità: pasta, olio, legumi, riso ecc.
La raccolta è stata abbondante grazie anche al contributo della scuola Primaria e dell’infanzia.
Finalmente siamo arrivati al momento più bello e significativo a cui hanno partecipato le terze medie, ossia la distribuzione vera e propria. Grazie ai volontari della Famiglia Marista che ogni giorno alle 11:00 in Via delle Rose, distribuiscono alimenti provenienti da vari supermercati. Alimenti che andrebbero buttati perché ormai vicini alla data di scadenza.

Chilodona: alcune immagini di questa esperienza

Ci piace condividere alcune riflessioni di alcuni ragazzi

La solidarietà secondo me è l’impegno, il tempo, la generosità e la capacità di molte persone che di loro spontanea volontà dedicano tutto per queste persone bisognose… O che comunque fanno un servizio solo per un grazie senza una ricompensa materiale ma solo per una ricompensa interiore perché quando sei solidale quello che dai è sempre meno di quello che poi ricevi.

Mi ha colpito vedere quante persone bisognose ci sono nel mio paese. Non solo straniere, ma anche italiane. Alcune persone avevano bisogno di fare solo una chiacchierata. Un paio di signore si sono fermate a parlare e ci hanno detto di lasciare il pane per chi ne aveva più bisogno

La volontà di tutti quei volontari che quasi tutti i giorni mettendo a disposizione degli altri il loro tempo e il loro impegno

Mi ha colpito come ci fossero tante persone bisognose di cibo e come nonostante la necessità fossero educate e tranquille

Mi hanno colpito i sorrisi e i “Grazie” delle persone a cui davamo del cibo.

La solidarietà per me vuol dire donare senza ricevere niente di materiale in cambio. Si ricevono solo sorrisi e ringraziamenti che valgono di più di una cosa materiale come un pacchetto di pasta. Aiutare gli altri è una cosa che aiuta anche a riconoscere noi stessi. Ho capito da questa attività, per esempio, che non mi devo lamentare di ciò che c’è da mangiare perché ci sono persone nel mondo che non possono neanche fare ciò.

L’aspetto che mi ha colpito è stato che ogni volta che distribuivo qualcosa alle persone bisognose sorridevano e ringraziavano
Pensavo che prendevano e andavano via questa cosa mi ha fatto riflettere molto

La felicità delle persone nonostante i loro problemi

Mi ha sorpreso che ci sono delle persone che come il signore e la signora che ogni giorno aiutano queste persone e lo fanno perché gli piace