Vivere l’incantamento

Ai tempi di Gesù tutti vedevano gli uccelli del cielo. Lui si incantava. Ai tempi di Gesù tutti vedevano i gigli del campo. Lui si incantava. Ma l’incantamento viene dall’indugio, da una capacità di sostare. Indugiare alla soglia delle cose. La fretta è nemica, radicalmente nemica, dell’incantamento. La fretta che ci consuma è parente stretta della voracità. La fretta ci fa predatori. L’incantamento ha bisogno di sosta, di tempo, del tempo della contemplazione, ha bisogno di lentezza.

Vivere da vedenti significa riconoscere il dono che abita le cose. Il dono non lo consumi, non lo getti, custodisce per te un volto, che lo rende inconsumabile. Al dono hai legato un volto, il volto dell’altro. E quindi  vero dono non è la cosa, ma l’altro, il vero dono della nostra vita sono le persone.

Essere visti, essere pensati è il vero dono, è ciò che ci fa rinascere.
                                           – Angelo Casati –

Anche il mese d’aprile, avvolto dal miracolo della rinascita, è espressione privilegiata dell’incantamento. E a chi fra noi compie gli anni in questi giorni di colori, di profumi, di bellezza nascosta nei piccoli dettagli, auguriamo di cuore di vivere da vedenti il dono dell’incantamento e di renderlo meravigliosamente contagioso.
Augurissimi a:
4  aprile – Massimo Urban 1B
6  aprile – Federico Borghi 3B, Luca Mangiardi 3A,                          Davide Schipilliti 3B
e Cristina Ramelli, bidella speciale
9  aprile – Tamerat Clavenna 2A
13 aprile – Lorenzo Ribello 3A
16 aprile – Emanuele Rinaldi 2A
17 aprile – Aurora Piaser 3A e Alessandro Pontiroli 2B
18 aprile – Laura Bellofatto  2B
20 aprile – Camilla Plebani 3A
24 aprile – Federica Cermenati 1B
28 aprile – Nicole Scicolone 2A
30 aprile – Manuel Gioia 3B