I preparativi della mostra del Bicentenario risalgono alla scorsa estate, alcuni fratelli maristi si sono messi al lavoro per evidenziare i tratti principali dell’esperienza marista con lo scopo di creare uno strumento agile, ben visibile e utile per le diverse scuole italiane.
Sono stati realizzati così una serie di pannelli per mettere in evidenza la storia delle origini (da dove vengono i maristi) le caratteristiche mariste principali (il carisma che ci ha lasciato s.Marcellino Champagnat) e la missione attuale (nei vari campi educativi: dalla scuola alle opere sociali).
Ma oltre ai pannelli si è pensato anche alle modalità di presentarla, pensando soprattutto agli alunni delle nostre scuole, quindi con modalità attive, dove i ragazzi potessero non solo guardare, ma agire, riflettere, mettersi in gioco
La prima installazione completa è partita qui a Cesano, a ridosso della serata con il magistrato Cantone. Purtroppo non abbiamo avuto il tempo di pubblicizzarla con più anticipo, ma abbiamo preferito ugualmente dedicare due giorni al pubblico, sabato e domenica, anche perché la location che il Comune di Cesano, con il suo patrocinio, ci ha messo a disposizione, l’auditorio Paolo e Davide Disarò, così comodo e centrale, era un’occasione troppo preziosa per non sfruttarla a dovere.
L’allestimento pratico è stato realizzato con la collaborazione dei fratelli ma anche grazie all’impegno di Marina e di Franca. Uno sguardo “femminile” si rivela spesso più attento e sensibile. E il primo gruppo in visita è stato quello delle maestre della scuola dell’infanzia, che hanno vissuto nella mattinata di sabato un intenso momento formativo sul carisma marista.
Nei due giorni di apertura al pubblico sono passate numerose persone, più di quante potessimo immaginare; il tam tam degli amici ha funzionato meglio dell’advertising mediatico, anche perché abbiamo affiancato alla mostra una rassegna di fotografie del nostro cinquantesimo: un’abbinata vincente.
Poi nel corso della settimana siamo andati a visitarla con le classi, tutte quelle della scuola media e i “grandi” della primaria (cioè la terza, le quarte e la quinta). Un rapido “racconto” accompagnato da semplici gesti personali, la scrittura di un pensiero, la ricerca di un termine, la sottolineatura di una emozione, la visione e l’ascolto di video significativi… Così i ragazzi hanno visto sul mappamondo i tanti paesi dove sono presenti oggi i maristi, hanno rintracciato le parole chiave del suo carisma, hanno visto le situazioni difficili dove i diritti dei bambini sono ancora oggi calpestati.
Il sogno di Marcellino continua grazie al nostro impegno e alla nostra collaborazione. Proprio oggi la mostra è stata impacchettata e spedita a Roma; anche se speriamo di poterla riavere ancora, per qualche giorno, in occasione dell’incontro dei giovani animatori maristi che è in progetto per il 22-24 aprile.
Ecco una panoramica fotografica sull’esposizione cesanese della Mostra del Bicentenario