Si è appena concluso l’incontro sulla legalità preparato in stretta collaborazione tra la nostra scuola marista con il cineteatro Excelsior e il Comune di Cesano Maderno. La grande sala della chiesa vecchia inizia a svuotarsi, ma in molti si accalcano presso Cacciari e Cantone per un saluto, una richiesta, una ringraziamento. Sono già passate le 23 e le due ore di incontro sono rapidamente filate via, nell’ascolto composto e attento di una sala gremita di persone. Eppure non era un tema facile e non era nemmeno l’occasione per un allegro intrattenimento. Adesso che l’incontro si è concluso è possibile tirarne alcune prime, rapide, conclusioni.
Avendo vissuto tutti i passi che hanno preparato il momento finale, i contatti e la definizione del tema rimango anch’io sorpreso della sintonia e della fluidità della serata. Con i relatori abbiamo avuto giusto il tempo di un breve incontro prima della conferenza, nell’accogliente cornice del Fauno, con brevi suggerimenti per organizzare lo svolgimento degli interventi. Sembravano persino svagati, i relatori, prima dell’inizio…
Poi le parole di saluto del Sindaco, Gigi Ponti (anche lui ex-alunno) e la nostra motivazione, per spiegare il collegamento tra due personaggi così eterogenei: da un lato l’amicizia di Cacciari con Cesano, che presto lo vedrà impegnato nel dirigere una scuola di politica e dall’altro il nostro legame marista con Cantone, ex-alunno formatosi nella scuola di Giugliano. La cornice elegante dell’Auditorio Paolo e Davide Disarò, ex-alunni maristi scomparsi nella tragedia di Stava, aggiungeva un ulteriore tassello alla serata: quasi un senso di vicinanza aggiunta, aria di famiglia.
L’incontro è stato denso di contenuti. Il moderatore ha faticato non poco nel mantenere il filosofo Cacciari all’interno del solco principale: l’onestà come risorsa. Più facile, invece, dare spazio all’esperienza concreta del magistrato Cantone, intrisa del contatto quotidiano con una realtà spesso costellata di contraddizioni morali. Si è ascoltato molto: gli scenari indicati hanno messo in evidenza la crisi dei valori, la fine di una classe politica energica (Cacciari ne stabilisce la fine con il crollo del muro di Berlino, una sorta di conclusione della 3a guerra mondiale), l’esordio di una società fragile e disorientata, le contraddizioni di una moneta unica senza un riferimento di governo autorevole alle spalle, il paradosso di una corruzione che diventa sistemica, non più emergenza di casi specifici… Cantone ha manifestato i limiti di questo termine, “legalità”, ormai usurato. Suggerisce che al posto di legalità sarebbe ormai necessario che ciascuno mettesse in gioco la propria responsabilità, il tutto, però, con un’apertura di fondo per niente pessimista, perché di passi in questa direzione la società italiana ne sta facendo, anche a livello istituzionale. Insomma, scenari diversi e incoraggianti sono possibili.
Speriamo nei prossimi giorni di riuscire a condividere qualche altro spezzone, video, testo o riflessione personale, su questo incontro.
E adesso si tirano le somme: anzi no, è ancora troppo presto. La partecipazione compatta di tanti cittadini non è un fenomeno isolato, è segno di un interesse certamente non effimero, il discorso è aperto e le piste non sono corsie riservate a poche persone.
Come scuola marista siamo contenti di aver offerto questo contributo alle tante persone di buona volontà del nostro territorio e siamo consapevoli che la risposta e l’accoglienza di questi temi sono già, di per sé, segnale positivo.
Ecco la rassegna fotografica della serata. Ringraziamo cordialmente Brianza Foto per la collaborazione
Abbiamo realizzato anche un breve video con l’intervento iniziale di Cacciari