Non è un caso se la Pasqua si confonde con la primavera, la richiama e l’accompagna con il suo travolgente carico di vita.
Anche i primi testimoni di Gesù risorto, le donne che precedono gli apostoli al sepolcro, vengono spiazzate da incontri che in prima battuta sono quotidiani, semplici, occasionali.
“Pensavamo che fosse il giardiniere, sembrava una persona come tante, devo averlo già visto da qualche parte…”. A Pasqua può ripartire la voglia di aprire gli occhi e guardare la vita e gli altri con sguardi diversi.
E sono giorni che ci devono trovare pronti, per dare le risposte ai tanti problemi che si incontrano. Le immagini del Belgio e della violenza insensata, delle giovani studentesse stroncate nell’incidente, i migranti e chi rimane in terre schiantate dalla guerra, dei tanti che soffrono e che il Papa ci ha ricordato nella sua preghiera del Venerdì Santo…
Tutte queste emergenze ci interrogano: “Che cosa avete visto?”. Come reagire?
Che la forza del Risorto sia per noi sostegno nel cammino.
E’ questo il nostro augurio per tutti, alunni, genitori, insegnanti ed amici.